Nell’ambito della tecnologia di precisione, abbiamo finalmente potuto osservare più da vicino i
progressi che sta compiendo il progetto Agrirobot nel webinar online che si è tenuto venerdì 25
febbraio. Sono intervenuti per illustrare gli step della realizzazione il CEO di Italrobot Gaetano
Capasso a fare da moderatore per Marcello Biocca, primo ricercatore di CREA partner di Agrirobot,
e Giusy Esposito, responsabile del progetto.
L’aspetto su cui, ovviamente, si è soffermato Biocca è quello della sostenibilità del robot: capita
spesso, infatti, di sentir parlare del concetto di sostenibilità, senza capire, però, con chiarezza in
cosa questo si traduca concretamente. Trattandosi di un macchinario per la raccolta delle materie
prime agricole, la sostenibilità a cui ci si riferisce tocca tre piani diversi, ossia la sostenibilità
ambientale, poiché la coltura in serra non necessita dell’uso di pesticidi e rispetta i cicli della natura;
la sostenibilità economica e quella etica, che non preveda lo sfruttamento della manodopera per
svolgere lavori troppo pesanti per gli operatori.
Giusy Esposito, invece, ha tracciato la road map che stanno seguendo in azienda per riuscire a
portare a termine l’impresa Agrirobot, e gli studi di fattibilità relativi. L’analisi tecnica permette di
addentrarsi in quella che sarà una realtà per molte industrie agrarie, ovvero una navetta su cui è
installato il braccio robotico che alla sua estremità prevede una “manina” a tre dita pneumatiche. I
materiali sono in consegna e ben presto, grazie anche alla sofisticata sensoristica elaborata su
misura per Agrirobot, sarà in grado di effettuare una raccolta accurata e selezionata di frutta e
ortaggi.
Insomma, a partire dall’arrivo dei componenti, serviranno circa tre mesi per vedere in azione
l’attrezzatura con cui si farà agricoltura nel prossimo futuro.